l territorio comunale si estende su una superficie di poco inferiore ai 90 km² dalle pendici nord-occidentali di Poggio Ballone fino alla fascia costiera alta e frastagliata del promontorio delle Bandite di Scarlino, area protetta all'interno della quale spiccano le suggestive Cala Violina e Cala Martina. A nord del promontorio, si trova il Porto del Puntone di Scarlino, nel cuore dell'omonima frazione balneare. A livello di altitudine, il territorio si estende dal livello del mare fino ai 559 metri s.l.m. del Monte d'Alma, una delle pendici settentrionali del massiccio collinare di Poggio Ballone. Il centro di Scarlino è situato a 229 metri s.l.m. Scarlino è sede di uno dei più rilevanti insediamenti industriali della provincia di Grosseto, il Casone, per la presenza, in particolare, di industrie chimiche.

Storia

Scarlino appare per la prima volta in documenti ufficiali nel 973, anno in cui la sua corte fu alienata da Lamberto di Ildebrando Aldobrandeschi, ma alcuni reperti rinvenuti nei pressi della Rocca sono riconducibili addirittura al XII sec. a.C. e all'età ellenica, periodo in cui vedono la luce le prime grandi strutture murarie. Nell'alto Medioevo, Scarlino passò sotto il dominio degli Aldobrandeschi, entrando a far parte della circoscrizione diocesana di Roselle, facente parte del feudo della famiglia. Negli anni seguenti Scarlino passò sotto diverse giurisdizioni, fino al 1278, quando entrò a far parte dei domini pisani. Pisa esercitò il suo dominio su Scarlino fino all'affermarsi della signoria degli Appiani di Piombino, nelle lotte che segnarono la fine della Repubblica Marinara, a cavallo tra il XIV e XV secolo. Come tutto il territorio toscano passò sotto il dominio dei Medici.
Dopo il congresso di Vienna (Settembre 1814 - Giugno 1815) il Granducato di Toscana cadeva sotto il dominio dei Lorena, insieme a una parte dell'Elba e lo Stato di Piombino. Il 1 Marzo 1816 dall'unione delle comunità di Scarlino e Buriano nasceva un un unico Comune con Scarlino capoluogo, che da quella data entrò a far parte della provincia di Grosseto. Nel 1855 il paese fu devastato da una grave epidemia di colera, che cessò "miracolosamente" il 19 Agosto. Ancora oggi, quel giorno, si celebra la ricorrenza con una festa chiamata "Le Carriere del Diciannove".

Curiosità

Il 19 agosto di ogni anno si svolge "Le carriere del diciannove", festa folkloristica e rievocazione storica per commemorare la fine di un'epidemia di colera.