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Pitigliano Pitigliano

Pitigliano è un caratteristico borgo della Maremma grossetana, unico nel suo genere per la particolarità di essere costruito interamente su di un masso tufaceo, ciò lo rende uno dei luoghi più interessanti dell'area del tufo. La rupe di Pitigliano è circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo; nel fondovalle scorrono i corsi d'acqua Lente, Meleta e Prochio.

Storia

Fondato dai Romani nei pressi di vicine necropoli e insediamenti etrusche delimitati da mura, divenne nel 1188 possesso della famiglia Aldobrandeschi, diventando presto uno dei maggiori fortilizi della contea degli Aldobrandeschi nelle guerre con il Comune di Orvieto. Nel 1313, gli Orsini subentrano per via matrimoniale agli Aldobrandeschi nella Contea di Sovana; costretti a lunghe lotte con i Comuni prima di Orvieto e poi di Siena, dopo la conquista da parte di quest’ultima di quasi tutta la Maremma, compresa Sovana nel 1410, gli Orsini spostano a Pitigliano la capitale della contea. Nel 1604, Ferdinando I, granduca di Toscana, acquista tutti i possedimenti degli Orsini: finisce così la contea di Pitigliano. Pitigliano assume il titolo di città nel 1843, con il trasferimento della Diocesi da Sovana e grazie alla crescita economica seguita alle riforme illuministiche.

Curiosità

Il caratteristico centro storico è noto come la piccola Gerusalemme[1], per la storica presenza di una comunità ebraica, da sempre ben integrata nel contesto sociale che qui aveva la propria sinagoga.

Pitigliano
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